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martedì 3 luglio 2012

SICILIA: SCOMPAIONO 3 PROVINCIE. DA 9 A 6!


In Sicilia scompaiono tre province. Il progetto del supercommissario Bondi, cui il Governo ha affidato il compito di risparmiare tra i 4 e gli otto miliardi di euro, ha concentrato la sua attenzione anche sul taglio delle provincie. Sono 40 in tutta Italia ed in Sicilia ne sono state individuate tre.

Si procederà dunque con gli accorpamenti: Ragusa andrà con Siracusa, Trapani con Agrigento e Caltanissetta con Enna. Sono solo quattro in Sicilia le provincie ad avere i tre requisiti richiesti; Palermo, Catania, Messina ed Agrigento. I requisiti sono popolazione di almeno 350mila abitanti, 3 mila km quadrati di territorio, 50 comuni. In Sicilia dunque da 9 provincie si passerà a sei con un risparmio previsto di due miliardi e mezzo l’anno.


Martedì i rappresentanti degli enti locali ed i sindacati si incontreranno con Monti e Bondi per discutere del progetto del governo. Sarà presente anche Giuseppe Castiglione, presidente dei presidenti delle Provincie italiane. Castiglione ha dato un parere positivo di massimo al progetto del governo pur se ha chiesto che al taglio delle provincie si affianchi anche il taglio di 3.127 enti intermedi di comuni, provincie e regioni. Monti vuole accelerare con la «spending review» ed intende varare un decreto legge che il Parlamento sarà chiamato a ratificare entro 60 giorni. Insieme al nuovo assetto degli enti locali del pacchetto faranno parte anche i tagli alla sanità ed la pubblico impiego.

Il taglio delle provincie in Sicilia era annunciato da tempo e bisognerà vedere come sarà concretizzato nei fatti. I tagli delle provincie non riguardano tra l’altro solo l’ente politico – amministrativo ma soprattutto tutte le amministrazioni periferiche dello stato; proprio dal taglio di Prefetture, Questure, e via dicendo si otterrebbero i maggiori risparmi ma sicuramente si avrebbe uno Stato più lontano.

1 commento:

  1. Non riguarda la sicilia in quanto regione a statuto speciale , ma alle regioni a statuto ordinario.Solo l'assemblea Regionale Siciliana e abilitata a riformare l'ente intermedio siciliano.

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