Pagina

sabato 12 gennaio 2013

INTERVISTA A GIOVANNI ALLOTTA: L’AMORE PER IL TEATRO, LE COMMEDIE, LE POESIE E UN PREMIO DA RITIRARE A ROMA!



Ciao Giovanni, vorrei farti un'intervista! 
Da pubblicare sul mio blog!
Vorrei sapere un po’ di te, di come è nata questa tua passione per il teatro, le poesie,
Quale commedia o rappresentazione teatrale fu galeotta nella tua ispirazione?

Come mai hai deciso di scrivere in dialetto siciliano?
Sei anche tu attore nelle tue opere teatrali?
Cosa ti aspetti del 2013?
Hai in cantiere altri commedie?
Chi è stato vicino a te lungo il tuo percorso? 
E ti ha aiutato nel realizzare il tuo sogno?


Ciao Cetta, la proposta della tua intervista, mi lusinga. Per questo ti ringrazio immensamente.
Di me, c’è tanto da dire, che non basterebbe un libro, forse un giorno, scriverò la mia biografia.
Ora, mi limiterò a raccontarti, le fasi salienti del mio percorso di vita.
Scoprii per caso all’età di sette anni, di amare la scrittura. Ricordo che avevamo come compito a scuola, di fare un piccolo tema. Ed io, scrissi quattro pagine. Quello fu, il mio primo racconto
“Giuseppe vagabondo”. A 0tto anni, scoprii il teatro. Ricordo che, due giovani registi palermitani, vennero a Belmonte ad insegnarci cosa fosse il teatro. Mi piacque tanto, ma non sapevo cosa realmente fosse, quel mondo. Lo scenografo, ci diede un compito di rappresentare tramite disegno,  la vita tra mafia e droga. Io, non sapendo disegnare (tuttora non riesco) mi rifiutai, lui indignato mi cancellò dalle iniziative teatrali. Non ricordo poi, perché mi assentai per diversi giorni da scuola, forse causa febbre. Al mio ritorno, vidi un cartellone affisso al centro della parete, con su scritto “Giovanni Allotta attore protagonista” .
Lo ricordo, come se fosse ancora oggi! In un primo momento, la notizia mi rese attonito, ma poi, esplose la mia gioia. Parlando col regista, mi confidò, che in me vedeva l’unica persona in grado di supportare quel personaggio ambiguo “un giovane mafioso ipocrita” .
Poi, dopo un anno, la commedia teatrale divenne un film locale. Da lì, decisi che da grande avrei fatto l’attore di cinema  e teatro.
Nel corso degli anni, mi avvicinai sempre più al teatro, con scuole, chiese.
Nel 2002, feci una accademia di cinematografia a Roma, con la direzione artistica del maestro Giuseppe Ferrara. Noto regista per i suoi film di mafia come: Cento giorni a Palermo, Giovanni Falcone, donne di mafia etc.…
Nel mio cammino teatrale scolastico, incontrai Rocco Chinnici che mi prese nella sua compagnia, di cui, ne feci parte per tanti anni.
Crescendo, notavo che i miei manoscritti tra poesie e racconti, attiravano molti consensi positivi. Così all’età di 24 anni, mi misi in gioco scrivendo testi teatrali. Fino ad allora, conoscevo il teatro realista di Scarpetta, De Filippo, Martoglio, Pirandello.
Ispirarmi alla loro scrittura, mi sembrava pesante per i nostri tempi. Lunghi monologhi, poche risate…Così decisi, di usare il loro realismo e, unirle alla mia comicità innata.
Così, iniziai a scrivere commedie che facessero ridere, ovvero, le commedie brillanti! La mia prima tragicommedia in tre atti è stata “cchiù scuru di mezzanotte ‘un po’ fari”. I giovani siciliani che dicono no, alla mafia. Purtroppo, tratto da una storia vera! ho miscelato in questi tre atti, dal pianto di risate, al pianto per la commozione finale. All’inizio, facendolo leggere ai miei amici di teatro, la derisero al punto che, mi avevano ordinato di stracciarla. Io, credendo fortemente al suo valore, continuavo a crederci. Allontanandomi dal gruppo di Belmonte, mi isolai nel mio mondo. Fu proprio lì che per caso, conobbi un maestro del teatro. Con 40 anni di esperienza. Da subito, credette alle mie opere che ne realizzò una “ A fissazione è peggio da malatìa” . ancora oggi, mi segue facendomi migliorare nella recitazione, come nella scrittura. Per me, è un secondo padre! Tornando alla mia prima commedia, ancora oggi, è la commedia più realizzata sia in italiano che in dialetto. Una soddisfazione personale è, la versione italiana a dicembre scorso, è stata rappresentata a Sunchales, (Argentina) .
Le mie commedie nascono in dialetto, in quanto io sia siciliano, ma poi le riscrivo in italiano, cambiando tante cose. Una battuta dialettale, non ha lo stesso effetto, in italiano.
L’anno scorso, ho anche avuto l’onore di dirigere una mia commedia brillante “Cercasi marito pensionato importante che muoia subito” a Grenoble (Francia)
È stata una esperienza indimenticabile! Mi sentivo così imbarazzato dai tanti elogi, al punto che,  mi proposero d’insegnare teatro italiano, in Francia.
I miei testi, hanno ricevuto grandi consensi anche dalla Nuova Zelanda, da parte di italiani emigrati. Che dire? Moralmente, non potrei ricevere premio migliore, no?
Da lì, ho continuato il filone della commedia brillante realista. Riscuotendo tanto successo di pubblico. Per ora, sto lavorando sulla mia ventesima commedia.
Solo per te cara Cetta, ti svelo i retroscena…
Questo nuovo lavoro, è un forte grido di liberazione dalla mafia e dal pizzo! Si lo so, è un tema molto forte, ma amo le sfide! È una storia ambientata nei mercati antichi di Palermo. Tra una risata ed un’altra, ci sarà un finale, mozzafiato!!!!
Non te lo svelo, perché se no, finisce il bello della sorpresa, eh!
Non a caso, ho messo come titolo “ Ho vinto!”
Si, proprio così! Moralmente,  per tutto quello che sto ricevendo alla mia giovane età, ho già vinto!  spero che, questa commedia sia e diventi, almeno quello è il mio interesse, un simbolo per la lotta alla mafia e al pizzo!
Io, da qualche mese, ho deciso di mettermi in gioco coi miei testi, partecipando ai concorsi nazionali. Non sempre mi classifico, ma ricevo grandi consensi.
Finalmente è arrivata la svolta! Domenica 3 Febbraio, sarò premiato a Roma con la mia commedia “ la parrocchia controsenso” seconda classificata. Evvai!!!!!!
Adesso, siamo in fase di lavoro, per un cortometraggio in cui, sono il protagonista insieme a Luigi Maria Burruano. Speriamo che sia una ottima vetrina per me!
Che dire ancora? Spero solo che, il 2013 sia per tutto il mondo, un anno ricco di pace, amore, fede e lavoro! Che ultimamente, manca!!!!
Cara Cetta, mi son reso conto che ho già scritto tanto, è meglio che stacchi la spina…
Vorrei concludere con una mia poesia, dedicandola a tutti quelli come me, che vivono umilmente, ed in particolare a te Cetta, che mi hai tenuto in considerazione con la tua intervista, proponendoti, umilmente!

“NON IMPORTA VOLARE IN ALTO PER FAR VEDERE CHE ESISTI, COI PIEDI PER TERRA CAMMINANO GLI ANGELI”


 Buona vita a tutti!

Grazie Giovanni! Per la tua disponibilità e soprattutto grazie per l’onore che porti nel nostro paese. 

Tu come tanti artisti di Belmonte siete la risorsa più importante che ci sia! Perché grazie a voi…

Belmonte Vive!



















Nessun commento:

Posta un commento