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sabato 17 agosto 2013

BELMONTE: AVVISTATA CICOGNA SUI TETTI

Da un paio di sere viene avvistata un magnifico esemplare di cicogna, che tra un volo ed un altro si poggia sui tetti delle nostre case. Nel buio della sera tarda, tra le luci soffuse del paese, un enorme sagoma di uccello, danza leggiadra, deliziando gli occhi dei più fortunati. Non esiste bambino che non conosce la Cicogna, il grande uccello bianco che i nostri genitori, nonni e zii ci hanno descritto come il fautore dell'arrivo di un bebè, infatti è  il simbolo della tenerezza e dell'affetto per i bambini (si ritiene che cicogna porta i bambini fino in casa). E’ il simbolo di rispetto per i genitori , si riteneva che le cicogne durante il lungo viaggio di trasferimento dai paesi più caldi verso il Nord, portassero su di se i parenti vecchi e deboli. La cicogna è un uccello sacro in molte tradizioni mitologiche e pratiche esoteriche. Questa simboleggia anche una nuova vita, l'arrivo della primavera e la buona fortuna.

Il nome "cicogna" in ebraico "chassìd" è tradotto letteralmente come "pietà". 
Gli antichi erano convinti che le cicogne procuravano il cibo ai loro anziani genitori. Nella Roma antica era chiamata "Legge cicogna", la disposizione che obbligava di prendersi cura dei propri genitori. Nel cristianesimo, la cicogna simboleggia la purezza, la castità, la prudenza e la vigilanza. Nei racconti svedesi, la cicogna incoraggiava Cristo, mentre lo torturavano. La leggenda narra l'origine antropica della cicogna. Quando Dio vide tutto quello che i vermi e i serpenti procuravano alle persone, li raccolse in un otre e ordinò ad un uomo di gettarlo in mare. Quell’uomo contravvenne al perentorio ordine di Dio e sciolse il sacco; i rettili usciti da questo, si diffusero nel mondo. L’uomo che disubbidì a Dio, fu trasformato in una cicogna, e gli fu ordinato di vagare nel mondo per raccogliere il male dissoluto. Secondo un'altra versione di questa leggenda, fuori dal sacco, si diffusero le zanzare e le mosche, scatenate dall’Arcangelo San Michele, furono raccolte dalla cicogna, uccello simbolo di purificazione e di rinnovamento del mondo. 

Così, nacque l'idea della natura angelica della cicogna. L'aspetto stesso della cicogna in volo somiglia ad un angelo. La cicogna è anche l'emblema del viaggiatore. Nell'antica Roma, quest’uccello era dedicato a Giunone, la dea della maternità, delle donne assistite durante il parto. Nell'antica Grecia, era associato a Hermes (quale patrono dei viaggiatori). In alcune tradizioni è simbolo di longevità, fertilità e successo. 
In Egitto, il Ra, l'incarnazione della forza vitale umana, inizialmente è descritto come una cicogna. Dagli slavi è stato considerato sempre un uccello sacro; l’uccisione di una cicogna o la distruzione del suo nido è considerato un grave peccato. Secondo la credenza popolare russa, la cicogna è un uccello che porta la felicità. Questo protegge la nascita dei bambini. Una leggenda carismatica racconta, che i bambini sono recapitati ai loro genitori dalla cicogna che viene da lontano: una antica concezione afferma che le anime dei popoli vivono in un paese di paludi e stagni. Si racconta, che quando le cicogne si sono scelte un compagno, non se ne separano più e quando uno di essi muore, l’ altro non si accoppia con nessuno, rimanendo solo, fino alla morte, e soffrendo in silenzio. Non importa quanto grande sia questo dolore, esse continuano a volare soffrendo in silenzio.

Qualunque sia il suo simbolo, il suo significato, cosa più importante è che la sua presenza sia di buono auspicio per il nostro paese, ma soprattutto per i nostri concittadini che sperano in un lieto arrivo.








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