Carissima signora Greco, Le invio copia dell'ultimo
documento da me prodotto sulla riunione gattopardesca organizzata dal Sindaco
sull'aumento del prezzo del pane. Ritengo, per quanto già molte persone lo conoscano,
farlo conoscere ulteriormente in quanto atto conclusivo di una battaglia
risultata vincente per tutto il gruppo. A margine dello stesso documento infatti, valga ricordare
che già qualche panettiere non solo è tornato indietro ma addirittura vende il
pane ad un prezzo più basso rispetto a prima. Rimane forse da battere
ulteriormente sulla pesatura del pane. Qualora Lei lo condividesse, potrebbe
farlo girare tramite il Suo sito.
Ciao e grazie.
Franco La Barbera.
Franco La Barbera.
Come annunciato
nella mia precedente lettera aperta, in data 28/6/2013 si è tenuta una riunione
convocata dal Sindaco di Belmonte Mezzagno sul tema dell'aumento del prezzo
del pane. Eravamo presenti oltre al Sindaco e all'Assessore D. Benigno, il
consigliere comunale M. Milone per il PD, R. Pizzo per il Cantiere Popolare, io in
rappresentanza della Sinistra per Belmonte e sei panettieri ognuno in
rappresentanza di se stesso.
Una riunione così
organizzata non poteva ovviamente avere, come era prevedibile, nessun valore. Intanto perché non era verbalizzata, poi perché i panettieri non rappresentavano tutta
la categoria ma se stessi, e infine perché non c'era all'ordine del giorno il
ritorno al prezzo originario di 2,00 euro.
Il Sindaco, infatti, " per non dispiacere nessuno
" ha continuato a tergiversare chiedendo ai panettieri semplicemente di
allargare la fascia di calmierazione, mentre M. Milone ha proposto di ridurre il
prezzo del pane a 2,20 euro. I panettieri hanno parlato ciascuno delle proprie
difficoltà e qualcuno avrebbe voluto sentire una proposta su un qualche accordo che ovviamente venisse ratificato dai
presenti.
Il sottoscritto, non
condividendo l'impostazione della riunione, ha ritenuto opportuno innanzi tutto rappresentare
le posizioni già espresse
precedentemente e cioè:
1) l'aumento del
prezzo del pane non è giustificato ed è stato fatto contemporaneamente da tutti
i panettieri raffigurando una operazione di cartello;
2) si continua a non esporre il prezzo reale del pane bianco;
3) si continua a non pesare il pane;
4) la così detta fascia di
calmierazione delle 20.00, istituita da alcuni panettieri è un' offesa e un'
umiliazione nei confronti dei cittadini.
Successivamente ho chiarito che in rispetto alle leggi che sanciscono la
libertà d'impresa, non intendevo violare le prerogative dei panettieri, e
che però non ero d'accordo con le loro
scelte e con i loro metodi di vendita, e che auspicavo invece che riflettessero
sulle leggi che regolamentano la
concorrenza e quindi sul diritto dei cittadini - consumatori di potere
scegliere. Pertanto ho detto che non si potevano fare accordi proprio perché
nessuno di noi poteva arrogarsi questa prerogativa e che invece occorreva una
riflessione di tutti i panettieri al fine di tornare al prezzo originario di
2.00 euro.
Non c'è stato,quindi,
e ribadisco non ci poteva essere, nessun accordo, in quanto, mai come in
questo caso, il ruolo del politico era, a mio avviso, quello di sollevare un problema e invitare a
cambiare percorso mentre quello dei panettieri era quello di ascoltare,
rappresentare le proprie motivazioni ma poi autodeterminarsi senza fare
cartello.
Ed allora, in considerazione proprio di questo ultimo punto,
poiché qualche panettiere, saggiamente e
apprezzabilmente aggiungo, ha già fatto
marcia indietro, mentre altri continuano a vendere il pane a 2,40 euro e in più
non dichiarano il prezzo del pane bianco ( che in alcuni casi, supera
nettamente quello praticato persino a
Palermo ), in assenza di un
Sindaco e di un Assessore che
quantomeno si intestino la battaglia per fare rispettare il peso del pane e la
trasparenza dei prezzi, ritengo che i cittadini abbiano a questo punto il
diritto di auto-organizzarsi per poter comprare il pane ad un prezzo
ragionevole. E quello di prima, 2,00 euro, secondo la mia opinione, indubbiamente lo era.
Perchè allora non
privilegiare quei panettieri che
umilmente hanno fatto marcia indietro ? Oppure, perchè non sperimentare anche altre forme organizzative ?
Questa, però, deve ovviamente
essere una libera scelta di ogni cittadino.
Belmonte Mezzagno 05/7/2013
La
Sinistra per Belmonte
Franco La Barbera
Nessun commento:
Posta un commento