
Entusiasmante è l’agonismo con il quale
diverse discipline sportive vengono praticate durante i giorni che precedono la
domenica della processione dei santi medici. Tra queste gare agonistiche,
quella maggiormente seguita e sentita dagli abitanti di Sferracavallo, è la
tradizionale e pittoresca gara di barche che si svolge sul tratto di mare
antistante la borgata, con barche da pesca dai colori appariscenti, dove ogni
equipaggio è costituito da quattro vogatori ed un timoniere allenati
fisicamente alla gara nell’arco dell’intero mese di settembre. La gara di
barche è uno spettacolo di rara bellezza dall’aspetto folkloristico e nel
contempo paesaggistico che incuriosisce ed incanta il pubblico addossato
euforicamente sulla splendida scogliera del golfo. L’ultima domenica di settembre intorno alle
14.00 viene annunciato dal continuo suono di campane l’inizio della processione
dei Ss. Cosma e Damiano che richiama i fedeli a sostenere religiosamente il
momento peculiare di uscita dei martiri dal santuario. La gravosa vara con i
simulacri dei santi martiri, viene sostenuta sulle spalle per le vie della
borgata da un cospicuo numero di portatori vestiti di bianco con due foulard di
colore rosso legati uno ai fianchi e l’altro al collo.
Subito dolo l’uscita viene eseguita la
suggestiva “ballata” della vara accompagnata dalla banda musicale e dal ritmo
batti-mani della gente che gremisce straordinariamente piazza e balconi. Un
altro aspetto plausibile della festività dei santi è la devozione degli
emigrati, soprattutto di alcuni che in occasione di tale ricorrenza ritornano
felicemente alla nativa borgata, per adempiere una promessa tramandata di padre
in figlio: far parte dei fedeli portatori dei simulacri dei santi durante
l’intera processione.
Inconsueta è la scia di gente che segue l’andatura trabalzante della vara in una promiscuità di religione e folklore caratterizzata principalmente dalla devozione di coloro i quali seguono a piedi scalzi tutta la processione. La processione si conclude a notte fonda con la teatrale danza dei portatori della vara e con la travolgente salita della stessa lungo via Mariana fino alla piazza Ss. Cosma e Damiano dove viene celebrata l’attesissima “ballata finale”, quest’ultima cara al pubblico, un po’ meno, invece, alla banda musicale che ormai sfiatata viene sollecitata dall’euforia della gente a suonare sia pure con pause fin tantoché la vara non si inclina per la considerevole stanchezza dei fedeli portatori. I giochi pirotecnici eseguiti in onore dei santi sono tra i più spettacolari e richiamano ogni anno nella borgata marinara un incredibile afflusso di spettatori da tutto il territorio palermitano.
Inconsueta è la scia di gente che segue l’andatura trabalzante della vara in una promiscuità di religione e folklore caratterizzata principalmente dalla devozione di coloro i quali seguono a piedi scalzi tutta la processione. La processione si conclude a notte fonda con la teatrale danza dei portatori della vara e con la travolgente salita della stessa lungo via Mariana fino alla piazza Ss. Cosma e Damiano dove viene celebrata l’attesissima “ballata finale”, quest’ultima cara al pubblico, un po’ meno, invece, alla banda musicale che ormai sfiatata viene sollecitata dall’euforia della gente a suonare sia pure con pause fin tantoché la vara non si inclina per la considerevole stanchezza dei fedeli portatori. I giochi pirotecnici eseguiti in onore dei santi sono tra i più spettacolari e richiamano ogni anno nella borgata marinara un incredibile afflusso di spettatori da tutto il territorio palermitano.
IL PROGRAMMA DELLA FESTA 2013:
Foto di repertorio
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