I Ss. Cosma e Damiano sono riconosciuti come i santi
protettori dei pescatori di Sferracavallo, piccola borgata marinara di Palermo. L’ultima settimana di settembre nella pittoresca e antica
borgata marinara di Sferracavallo, viene celebrata la tradizionale festività
dei santi protettori COSMA e DAMIANO, straordinari medici e martiri che nella
seconda metà del terzo secolo d.C. furono condannati a morte a causa della loro
profonda fede cristiana riluttante al paganesimo. La festività dei santi Cosma e Damiano nella
borgata di Sferracavallo si è sviluppata insieme alla piccola comunità di
pescatori intorno al 17° secolo e data la precaria condizione economica e di
salute di tale comunità si costruì intorno ai santi i proprio culto religioso
da professare contro ogni sofferenza.
La devozione verso i Ss. Cosma e Damiano è da
sempre profondamente sentita e tramandata di padre in figlio non soltanto nella
borgata di Sferracavallo, ma anche nelle zone limitrofe come Isola delle
Femmine e Capaci. È suggestiva l’atmosfera sferracavallese durante la festività
dei santi martiri: tutte le vie della borgata vengono adornate da luci
sfavillanti che di sera trasformano la stessa borgata in uno scenario
fantasmagorico animato dal fragore della gente, dalla tradizionale presenza di
numerose bancarelle traboccanti di souvenir e dolciumi dai colori molteplici e
dallo scintillante specchio d’acqua del golfo della borgata che fa da autentica
cornice al magnifico contesto della festività.
Entusiasmante è l’agonismo con il quale
diverse discipline sportive vengono praticate durante i giorni che precedono la
domenica della processione dei santi medici. Tra queste gare agonistiche,
quella maggiormente seguita e sentita dagli abitanti di Sferracavallo, è la
tradizionale e pittoresca gara di barche che si svolge sul tratto di mare
antistante la borgata, con barche da pesca dai colori appariscenti, dove ogni
equipaggio è costituito da quattro vogatori ed un timoniere allenati
fisicamente alla gara nell’arco dell’intero mese di settembre. La gara di
barche è uno spettacolo di rara bellezza dall’aspetto folkloristico e nel
contempo paesaggistico che incuriosisce ed incanta il pubblico addossato
euforicamente sulla splendida scogliera del golfo. L’ultima domenica di settembre intorno alle
14.00 viene annunciato dal continuo suono di campane l’inizio della processione
dei Ss. Cosma e Damiano che richiama i fedeli a sostenere religiosamente il
momento peculiare di uscita dei martiri dal santuario. La gravosa vara con i
simulacri dei santi martiri, viene sostenuta sulle spalle per le vie della
borgata da un cospicuo numero di portatori vestiti di bianco con due foulard di
colore rosso legati uno ai fianchi e l’altro al collo.
Subito dolo l’uscita viene eseguita la
suggestiva “ballata” della vara accompagnata dalla banda musicale e dal ritmo
batti-mani della gente che gremisce straordinariamente piazza e balconi. Un
altro aspetto plausibile della festività dei santi è la devozione degli
emigrati, soprattutto di alcuni che in occasione di tale ricorrenza ritornano
felicemente alla nativa borgata, per adempiere una promessa tramandata di padre
in figlio: far parte dei fedeli portatori dei simulacri dei santi durante
l’intera processione.
Inconsueta è la scia di gente che segue l’andatura trabalzante della vara in una promiscuità di religione e folklore caratterizzata principalmente dalla devozione di coloro i quali seguono a piedi scalzi tutta la processione. La processione si conclude a notte fonda con la teatrale danza dei portatori della vara e con la travolgente salita della stessa lungo via Mariana fino alla piazza Ss. Cosma e Damiano dove viene celebrata l’attesissima “ballata finale”, quest’ultima cara al pubblico, un po’ meno, invece, alla banda musicale che ormai sfiatata viene sollecitata dall’euforia della gente a suonare sia pure con pause fin tantoché la vara non si inclina per la considerevole stanchezza dei fedeli portatori. I giochi pirotecnici eseguiti in onore dei santi sono tra i più spettacolari e richiamano ogni anno nella borgata marinara un incredibile afflusso di spettatori da tutto il territorio palermitano.
Inconsueta è la scia di gente che segue l’andatura trabalzante della vara in una promiscuità di religione e folklore caratterizzata principalmente dalla devozione di coloro i quali seguono a piedi scalzi tutta la processione. La processione si conclude a notte fonda con la teatrale danza dei portatori della vara e con la travolgente salita della stessa lungo via Mariana fino alla piazza Ss. Cosma e Damiano dove viene celebrata l’attesissima “ballata finale”, quest’ultima cara al pubblico, un po’ meno, invece, alla banda musicale che ormai sfiatata viene sollecitata dall’euforia della gente a suonare sia pure con pause fin tantoché la vara non si inclina per la considerevole stanchezza dei fedeli portatori. I giochi pirotecnici eseguiti in onore dei santi sono tra i più spettacolari e richiamano ogni anno nella borgata marinara un incredibile afflusso di spettatori da tutto il territorio palermitano.
IL PROGRAMMA DELLA FESTA 2013:
Foto di repertorio
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