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sabato 21 luglio 2012

BELMONTE CINEFORUM PER I GIOVANI E LE LORO FAMIGLIE: PROIEZIONE ALLO STAGNONE DEL FILM “CHOCOLAT”




Giorno 25 Luglio alle ore 16:30 verrà proiettato allo Stagnone il Film “ Chocolat”, del regista Lasse Hallström con Juliette Binoche e Johnny Depp. L’evento è realizzato dall’APQ “Giovani protagonisti di sé e del territorio” in collaborazione con il Comune di Belmonte Mezzagno, nell’ambito del Progetto “Spazio Giovani: arte, cultura e stili di vita”. L’iniziativa offre ai genitori e agli educatori l’opportunità di accostarsi alle tematiche dell’educazione attraverso un breve ciclo di film. La proiezione sarà accompagnata da una piccola nota introduttiva ai contenuti del film da parte di un esperto che indicherà alcune possibili chiavi di lettura dei contenuti del lungometraggio. Alla proiezione del film seguirà un breve dibattito sui temi e sui contenuti veicolati dal film. Sarà reperibile, inoltre, materiale con scheda ragionata e critica del  film presentato.



SPAZIO GIOVANI
Il Progetto “Spazio Giovani: arte, cultura e stili di vita” è uno dei Progetti approvati nell’ambito dell’APQ “Giovani protagonisti di sé e del territorio”, relativamente all’azione 6 orientata al sostegno delle relazioni familiari intergenerazionali.
Essere genitori oggi in una famiglia e in un mondo che cambiano sempre più rapidamente è difficile. Lo è tanto di più essere genitori di adolescenti, quando nella famiglia alla crisi adolescenziale del figlio si somma la “crisi di mezza età” degli adulti e la necessità di dare nuovi orizzonti e obiettivi alla coppia dei partners. Diventare genitori di figli adolescenti comporta un processo di cambiamento e di ridefinizione dell’identità sia del singolo che della coppia e implica “aggiustamenti” e nuove modalità di funzionamento. Uno dei bisogni che i genitori con più forza esprimono è l’opportunità di trovare spazi di confronto e condivisione con altri adulti sulle responsabilità e le fatiche dell’educare. Dall’altro lato negli adolescenti prevale un sentimento di tristezza e inadeguatezza rispetto al proprio corpo e agli altri. L’adolescente vive una transizione globale a livello fisico, pulsionale, emotivo e psicologico e inizia ad distaccarsi dai genitori (fase di separazione/individuazione) e a formare lentamente una propria personalità. E spesso in questa fase di passaggio all’età adulta ha bisogno di sostegno e aiuto.
L’obiettivo di fondo del progetto è da un lato quello di offrire ai genitori uno spazio di pausa, un tempo per sé, per fermarsi a riflettere sul proprio stile educativo, sulle scelte da affrontare insieme, sull’essere e pensarsi padre e madre di figli adolescenti, privilegiando l’empowerment delle capacità genitoriali e il potenziamento delle abilità comunicativo-relazionali. Dall’altro lato si intende offrire agli adolescenti uno spazio di ascolto empatico, in modo da supportarli nelle scelte e nei comportamenti da assumere e aiutarli nel problem solving. Momenti e percorsi che possano accompagnare e facilitare l’ascolto, l’accoglienza di vissuti, delle esperienze, delle storie quotidiane in cui, oltre alle fragilità, le fatiche, il senso di disorientamento, possano emergere ed essere riconosciute ed attivate le risorse preziose che ognuno porta con sé.

OBIETTIVI OPERATIVI:

·         Aiutare i genitori ad arrivare ad una accettazione profonda del distacco dei figli dalla famiglia e a rispettarne i tempi. Aiutare l’adolescente a staccarsi in maniera sana dalla famiglia. Egli, infatti, deve gradualmente affrancarsi dalla dipendenza affettiva dai genitori e dalla propria insicurezza psicologica oltre ad integrare il proprio corpo cresciuto e la propria identità sessuale. L’adolescente ha ancora molto bisogno dei genitori, ma questi devono saper ogni tanto farsi da parte e dargli fiducia, trovando un nuovo adattamento al cambiamento del figlio.

·         Aiutare i genitori affinché sostengano il figlio adolescente nelle scelte che dovrà effettuare, come l’orientamento scolastico o lavorativo, aiutandolo a trovare la propria strada e valutando insieme a lui le sue capacità e attitudini, la sua motivazione e le concrete possibilità che la realtà attuale può offrire. Nello stesso tempo sarà necessario supportare gli adolescenti nelle loro scelte e decisioni.

·         Aiutare genitori e figli a parlare di sessualità. È importante che l’adolescente senta che la sua intimità è rispettata e che l’educazione rappresenta un aiuto a gestire una sfera personale che riguarda l’affettività in senso ampio. Anche porre dei limiti può servire a garantire la libertà dell’adolescente di raggiungere la maturità nella sfera sessuale e affettiva necessaria per vivere al meglio la propria sessualità. Ma gli adulti a loro volta devono saper rispettare i limiti, per prima cosa mantenendo saldi i ruoli e le differenze tra le generazioni.

·         Informare i genitori sui comportamenti a rischio degli adolescenti (uso di sostanze, nuove dipendenze, disturbi del comportamento alimentare etc.), in modo da saper distinguere un comportamento allarmante da uno episodico, transitorio e fisiologico.

·         Aiutare i genitori a riconoscere un’adolescenza problematica, che rischia di portare alla formazione stabile di difficoltà di natura psicologica e capire quando è il caso di mobilitarsi per chiedere il parere dello specialista.

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