Giorno 25 Luglio alle ore 16:30
verrà proiettato allo Stagnone il Film “ Chocolat”, del regista Lasse Hallström con Juliette Binoche e
Johnny Depp. L’evento è realizzato dall’APQ “Giovani protagonisti di sé e del
territorio” in collaborazione con il Comune di Belmonte Mezzagno, nell’ambito
del Progetto “Spazio Giovani: arte, cultura e stili di vita”. L’iniziativa
offre ai genitori e agli educatori l’opportunità di accostarsi alle tematiche
dell’educazione attraverso un breve ciclo di film. La proiezione sarà
accompagnata da una piccola nota introduttiva ai contenuti del film da parte di
un esperto che indicherà alcune possibili chiavi di lettura dei contenuti del
lungometraggio. Alla proiezione del film seguirà un breve dibattito sui temi e
sui contenuti veicolati dal film. Sarà reperibile, inoltre, materiale con scheda
ragionata e critica del film presentato.
SPAZIO GIOVANI
Il Progetto “Spazio Giovani:
arte, cultura e stili di vita” è uno dei Progetti approvati nell’ambito
dell’APQ “Giovani protagonisti di sé e del territorio”, relativamente
all’azione 6 orientata al sostegno delle relazioni familiari
intergenerazionali.
Essere genitori oggi in una
famiglia e in un mondo che cambiano sempre più rapidamente è difficile. Lo è
tanto di più essere genitori di adolescenti, quando nella famiglia alla crisi
adolescenziale del figlio si somma la “crisi di mezza età” degli adulti e la necessità
di dare nuovi orizzonti e obiettivi alla coppia dei partners. Diventare
genitori di figli adolescenti comporta un processo di cambiamento e di
ridefinizione dell’identità sia del singolo che della coppia e implica
“aggiustamenti” e nuove modalità di funzionamento. Uno dei bisogni che i
genitori con più forza esprimono è l’opportunità di trovare spazi
di confronto e condivisione con altri adulti sulle
responsabilità e le fatiche dell’educare. Dall’altro lato negli adolescenti
prevale un sentimento di tristezza e inadeguatezza rispetto al proprio corpo e
agli altri. L’adolescente vive una transizione globale a livello fisico,
pulsionale, emotivo e psicologico e inizia ad distaccarsi dai genitori (fase di
separazione/individuazione) e a formare lentamente una propria personalità. E
spesso in questa fase di passaggio all’età adulta ha bisogno di sostegno e
aiuto.
L’obiettivo di fondo del progetto
è da un lato quello di offrire ai genitori uno spazio di pausa, un tempo per
sé, per fermarsi a riflettere sul proprio stile educativo,
sulle scelte da affrontare insieme, sull’essere e pensarsi padre e madre di
figli adolescenti, privilegiando l’empowerment delle
capacità genitoriali e il potenziamento delle abilità comunicativo-relazionali.
Dall’altro lato si intende offrire agli adolescenti uno spazio di ascolto
empatico, in modo da supportarli nelle scelte e nei comportamenti da assumere e
aiutarli nel problem solving. Momenti e percorsi che possano accompagnare e
facilitare l’ascolto, l’accoglienza di vissuti, delle esperienze, delle storie
quotidiane in cui, oltre alle fragilità, le fatiche, il senso di
disorientamento, possano emergere ed essere riconosciute ed attivate le risorse
preziose che ognuno porta con sé.
OBIETTIVI OPERATIVI:
·
Aiutare i genitori ad arrivare ad una accettazione
profonda del distacco dei figli dalla famiglia e a rispettarne
i tempi. Aiutare l’adolescente a staccarsi in maniera sana dalla famiglia.
Egli, infatti, deve gradualmente affrancarsi dalla dipendenza affettiva dai
genitori e dalla propria insicurezza psicologica oltre ad integrare il proprio
corpo cresciuto e la propria identità sessuale. L’adolescente ha ancora molto
bisogno dei genitori, ma questi devono saper ogni tanto farsi da parte e dargli
fiducia, trovando un nuovo adattamento al cambiamento del figlio.
·
Aiutare i genitori affinché sostengano
il figlio adolescente nelle scelte che dovrà effettuare, come
l’orientamento scolastico o lavorativo, aiutandolo a trovare la propria strada
e valutando insieme a lui le sue capacità e attitudini, la sua motivazione e le
concrete possibilità che la realtà attuale può offrire. Nello stesso tempo sarà
necessario supportare gli adolescenti nelle loro scelte e decisioni.
·
Aiutare genitori e figli a parlare
di sessualità. È importante che l’adolescente senta che la sua
intimità è rispettata e che l’educazione rappresenta un aiuto a gestire una
sfera personale che riguarda l’affettività in senso ampio. Anche porre dei
limiti può servire a garantire la libertà dell’adolescente di raggiungere la
maturità nella sfera sessuale e affettiva necessaria per vivere al meglio la
propria sessualità. Ma gli adulti a loro volta devono saper rispettare i
limiti, per prima cosa mantenendo saldi i ruoli e le differenze tra le
generazioni.
·
Informare i genitori sui
comportamenti a rischio degli adolescenti (uso di sostanze,
nuove dipendenze, disturbi del comportamento alimentare etc.), in modo da saper
distinguere un comportamento allarmante da uno episodico, transitorio e
fisiologico.
·
Aiutare i genitori a riconoscere
un’adolescenza problematica, che rischia di portare alla
formazione stabile di difficoltà di natura psicologica e capire quando è il
caso di mobilitarsi per chiedere il parere dello specialista.
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