Parte in
Sicilia in via sperimentale il progetto Tutor Park. I
primi due sono stati installati per il momento in via
sperimentale e a costo zero per sessanta giorni a Ficarazzi, piccolo Comune in provincia di Palermo. L’intento, ovviamente, è quello di
realizzare il progetto anche in altri comuni siciliani.
Si tratta un nuovo dispositivo progettato per
contrastare le soste abusive nei parcheggi per disabili. L’attuale normativa prevede che nelle aree di parcheggio nella misura di uno su cinquanta o frazione di cinquanta siano riservati dei posti
gratuiti per i veicoli al servizio delle persone diversamente abili. Molto spesso, però, nonostante leggi e regolamenti, tali parcheggi
vengono occupati abusivamente da chi non potrebbe, perché privo delle
necessarie autorizzazioni. Ma da oggi, grazie a questa nuova tecnologia, le
cose potrebbero finalmente cambiare o, se non altro, semplificare gli
accertamenti della polizia locale.
TECNOLOGIA
GPS PER VERIFICARE GLI ABUSI – Con
un semplice microchip installato sul posteggio riservato ai disabili, Tutor
Park segnalerà se l’autovettura posteggiata ha diritto al posto in cui si è
fermata oppure sta commettendo un abuso. È molto semplice da usare, essendo costituito da soli due elementi: un dispositivo elettronico, che viene alimentato da un
piccolo pannello fotovoltaico collocato proprio davanti al parcheggio H e
collegato a un sottoterra che riconosce in modo univoco il “badge attivo”
assegnato al disabile; e un congegno tascabile,
che certifica in forma digitale l’automobilista che ha il diritto al parcheggio
seconda l’apposita autorizzazione rilasciata dai servizi sociali del Comune.
Nel caso in cui si verifichi una sosta abusiva, Tutor Park invierà attraverso
la tecnologia Gps una segnalazione alla locale stazione di polizia municipale,
che invierà sul posto una propria pattuglia per verificare l’effettiva
occupazione non autorizzata. La segnalazione permette anche di attivare l’invio
del carro attrezzi e di far scattare di conseguenza le dovute sanzioni. I proventi delle multe per questo tipo di infrazione saranno reimpiegati
per il miglioramento della viabilità comunale. Nei casi in cui
nella persona interessata ricorrono particolari condizioni di invalidità, il
sindaco può, con propria ordinanza, assegnare a titolo gratuito un adeguato
spazio di sosta individuato da apposita segnaletica indicante gli estremi del
“contrassegno invalidi” del soggetto autorizzato ad usufruirne.
AL
VIA LA BATTAGLIA CONTRO I “FURBETTI” – Dal momento che il progetto si basa sull’utilizzo di uno
speciale badge da assegnare al disabile, è praticamente impossibile falsificare
il pass. Il badge non può essere in alcun modo riprodotto o contraffatto
(quante volte abbiamo visto i pass fotocopiati in un maldestro tentativo di
aggirare le regole?), né tantomeno ceduto ad altri,
visto che si basa sull’impronta digitale dell’automobilista. Insomma, i
presupposti per una dura battaglia contro chi occupa senza diritto i parcheggi
riservati ai disabili, ci sono tutti.
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