Mercoledì 5 Giugno, alle ore 11:00 presso l’Auditorium, siete tutti
invitati alla rappresentazione della commedia teatrale “La Locandiera” di Carlo
Goldoni. Protagonisti della commedia sono tutti gli alunni della classe V C
dell’Istituto Didattico di Belmonte Mezzagno, diretti dalla Maestra Enza
Galati.
La commedia fa parte del progetto annuale di lingua italiana a cui i
bambini della classe V C hanno lavorato insieme alla loro Maestra.
Vi aspettiamo!
La locandiera di Carlo Goldoni
Trama
La locandiera è una commedia scritta da Carlo Goldoni nel 1752. La commedia è composta in tre atti, ognuno
dei quali suddiviso in diverse scene. La storia si incentra sulle
vicende di Mirandolina, un'attraente e astuta giovane donna che gestisce a Firenze,
con l'aiuto del suo cameriere Fabrizio, una locanda ereditata dal padre.
Di lei si innamorano perdutamente due nobili, il conte d'Albafiorita e il
marchese di Forlipopoli; il primo sempre impegnato a fare costosi regali a
Mirandolina, il secondo alle prese con le sue ristrettezze economiche che gli
impediscono di prevalere sul conte.
Il comportamento dei due contendenti non è per niente compreso dal cavaliere di
Ripafratta, il quale odia le donne, le disprezza e le evita perché le considera
creature ingannatrici, e si vanta con tutti di non essere mai stato innamorato.
Mirandolina è naturalmente contenta di questa situazione, in quanto riceve i
costosi regali del conte e si diverte a fare dei propri amanti tutto ciò che
vuole. Ma il conte d'Albafiorita e il marchese di Forlipopoli non sono i soli
ad amare la locandiera, infatti anche Filippo, il cameriere di Mirandolina, è
innamorato della sua padrona ed è il suo promesso sposo; infatti Mirandolina
aveva promesso al padre, in punto di morte, di sposare il giovane cameriere.
Ma Mirandolina è molto sorpresa del comportamento del cavaliere di Ripafratta,
in quanto non riesce a capire per quale motivo sia l'unico a non prestarle
attenzioni; e promette a se stessa di farlo innamorare.
Approfittando dell'entrata in scena di due commedianti, Ortensia e Dejanira,
che si divertono a spacciarsi per dame e che attraggono gli interessi dei due
nobili; Mirandolina si dedica completamente al cavaliere riempendolo di
attenzioni, infatti lo serve in tavola, gli prepara personalmente da mangiare,
gli procura biancheria pregiata e si intrattiene amabilmente con lui. Il
cavaliere rimane suo malgrado folgorato dai modi gentili della locandiera e nel
giro di poco tempo si innamora perdutamente di lei.
Ciò scatena le gelosie di Filippo, del conte e del marchese che individuano nel
cavaliere di Ripafratta l'interlocutore privilegiato di Mirandolina. La
locandiera si accorge ben presto
di aver esagerato, infatti il cavaliere diviene sempre più invadente e
pretestuoso nei suoi confronti, quindi per risolvere la situazione decide di
sposarsi con Filippo e consiglia a tutti i suoi contendenti di andarsene e di
ricordarsi di lei ogni volta che si trovassero nelle medesime condizioni.
Cetta Greco
Cetta Greco
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