E’ stata pubblicata venerdì sulla G.U.R.S. la
direttiva regionale che contiene le regole per l’adesione da parte dei comuni
siciliani e di circa ventimila persone che versano in condizioni di estremo
disagio economico al progetto dei cantieri di lavoro.
Definiti nel bando come cantieri di servizio,
nuova definizione dell’antico strumento dei cantieri scuola o cantieri di
lavoro varati negli anni ’70 ed ’80, che anche a Belmonte in passato, sono
stati un utile strumento di sostentamento per le fasce più deboli della
popolazione.
Il bando, dotato di 50 milioni di euro di
fondi comunitari, riporta anche i moduli per le richieste che dovranno essere
avanzate dai Comuni.
Molto articolato il sistema di assegnazione
dei fondi. Entro 30 giorni da oggi i Comuni siciliani dovranno presentare
progetti alla Regione che riguardino attività di pulizia straordinaria di
parchi e giardini pubblichi, decoro urbano, manutenzione stradale, raccolta
rifiuti o differenziata ma anche di assistenza agli anziani. saranno riservati
agli invalidi, invece, i servizi di guardiania.
Di certo non sarà difficile individuare sul
territorio belmontese siti adatti alla realizzazione di questi progetti.
Ogni progetto potrà impiegare da un minimo di
10 ad un massimo di 20 disoccupati con reddito al di sotto della soglia di
povertà stabilita per 278,89 euro nel caso di persona singola o di valori
calcolati ad hoc nel caso di nuclei familiari composti da più persone e con
figli a carico, la loro attività sarà retribuita in base agli importi considerati
come reddito minimo dalla normativa vigente (fra le 700 e le 833 euro mensili).
Ogni progetto avrà una durata di tre mesi replicabili per ulteriori tre, ma
solo se il progetto impiegherà soggetti diversi nella sua seconda fase di
attuazione. Il contributo assegnato sotto forma di reddito minimo, infatti, non
sarà replicabile per nessun componente dello stesso nucleo familiare
nell’ambito del medesimo anno.
Quindi attenzione, ogni famiglia potrà
contare su un solo occupato per tre mesi a reddito minimo.
Mentre la Regione valuterà i progetti i
Comuni dovranno predisporre gli avvisi per i disoccupati che abbiano nel
frattempo manifestato la loro disponibilità presso gli uffici dell’impiego e
assegnare a loro un termine di 30 giorni per presentare istanza per essere
ammessi ai cantieri. Ricevute le domande ogni Comune dovrà predisporre una
graduatoria in base al reddito, ai componenti del nucleo familiare, ad
eventuali situazioni di disagio sociale, emarginazione o disabilità esistenti
all’interno della famiglia. In ogni caso non potranno essere ammessi
disoccupati con redditi superiori all’assegno sociale.
Per ogni progetto il Comune dovrà garantire
l’uso di personale in base ad uno schema preciso:
50% soggetti di età compresa tra 18 e 36
anni; 20% ai soggetti d’età comprese tra i 37 ed i 50 anni; 20% dai 50 ai 65
anni non ancora compiuti; 5% portatori di handicap; 5% immigrati residenti da
almeno 6 mesi nel territorio del Comune in possesso di carta di soggiorno.
La Regione predisporrà, a sua volta, una graduatoria
dei progetti a cui assegnare le risorse in base anche alla popolazione istat di
ciascuno comune richiedente.
La partecipazione al progetto e l’impiego
presso un cantiere non determina l’instaurazione di un rapporto di
lavoro e da diritto ad una indennità di partecipazione, giuridicamente
qualificabile come misura di sostegno al reddito, da calcolarsi sulla base del
D.Lgs 18 giugno 1988 n° 237.
La erogazione delle somme necessarie
all’avvio dei cantieri sarà immediata con un trasferimento diretto delle
risorse ai Comuni interessati.
Bando di gara e modulistica sono presenti
sulla gazzetta ufficiale all’indirizzo http://www.gurs.regione.sicilia.it/
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