Ieri mattina, Belmonte Mezzagno
illuminata da un sole estivo, ha ricordato i suoi caduti. Piazza della Libertà,
cuore pulsante, della comunità belmontese, si è trasformata in una piccola
“agorà della memoria”, dove si sono incontrate, davanti al monumento che
ricorda gli Eroi belmontesi, le istituzioni civili e cattoliche del paese. Le scuole si sono trasformate in
fulcro principale della manifestazione: i bambini recitando poesie o
semplicemente dichiarando NO ALLA GUERRA, hanno dato colore all’intera piazza,
cantando l’Inno Nazionale in un momento di grande intensità e con tricolori al
vento. “Il ripudio della guerra è un
atto doveroso – dichiara Pietro Di Libero, primo cittadino della comunità
belmontese- cosi come lo è il ricordare le vittime. Ma oltre ad essere doveroso
è anche necessario al fine di trasmettere ai posteri i valori e il senso della
vita in tutta la sua sacralità”.
Pur nella sua veste
istituzionale, un commosso sindaco, ha enfatizzato i valori della democrazia,
della libertà e della pace. “Libertà, democrazia e pace non sono concetti
astratti, ma da vivere e soprattutto fare osservare quotidianamente anche nella
piccola comunità che rappresento”.
Presente, alla manifestazione, il
maresciallo dei Carabinieri, Mauro Celiberti. Il parroco della Chiesa Madre,
Don Lillo D’Ugo, attualizza, con grande saggezza, la manifestazione e il
ricordo: “Bisogna pregare per tutte le vittime delle guerre, quelle di ieri e
di oggi. Non possiamo dimenticare che oggi si continua a morire in guerre dimenticate,
dove vengono impiegati anche bambini-soldato. Ma si muore anche per sfuggire
alla guerra. Quanti morti si contano oggi nel Mediterraneo? Bambini, donne spesso
anche gravide, uomini affamati vengono inghiottiti dalle onde del mare ma anche
dall’indifferenza di chi è sordo o non vuol sentire”.
Il Dirigente Scolastico Maria
Rosa Caldarella, con orgoglio, ha presentato le sue “Forze Armate” e cioè gli
alunni, figli della nostra democrazia. “Mi auguro – afferma - che con il contributo
di tutta la comunità, i nostri figli, possano crescere e sostenere lo spirito che incarna l’Unità Nazionale. Questo si può
fare solo se si diventa paladini della legalità e della giustizia”.
Francesca Paola Puleo, dirigente
scolastico dell’Istituto Ventimiglia dichiara: “Belmonte, con la manifestazione
di oggi, rivive il dramma della guerra. Queste manifestazioni hanno la forza di
fecondare la comunità, che, vivendo la democrazia e i valori condivisi della
Repubblica, diventano humus per la crescita sociale e civile.
Belmonte, grazie alle sue
istituzioni democratiche, può vivere e progettare la democrazia del fare dove
ognuno di noi diventa parte attiva della sua società”.
Alla fine della manifestazione,
la Piazza si spoglia.
Le ombre di una sera autunnale,
(ma solo dal punto di vista astronomico e non meteorologico) si stanno
impadronendo della piazza. Rimane una corona di fiori ad
adornare il monumento ai Caduti e il ricordo di un meraviglio vocio dei bambini
delle scuole che stamattina hanno invaso pacificamente la piazza.
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